Ogni goccia conta
L’acqua è una risorsa essenziale da cui dipende ogni aspetto della vita sulla Terra; eppure, un accesso equo e globale non è garantito. Secondo quanto riporta l'ONU, infatti, su 153 paesi che condividono risorse idriche transfrontaliere solo 24 hanno accordi di cooperazione in vigore per le acque condivise. Questo pone l'attenzione sul ruolo della collaborazione per raggiungere un futuro di sicurezza idrica, un aspetto sottolineato dalla World Water Week del 2024. Abbiamo chiesto a Ghinwa Chammas, Director of Group Sustainability di BSI, di spiegarci il significato di un futuro di sicurezza idrica e il ruolo delle organizzazioni nel raggiungerlo.
Quanto è grave il problema della sicurezza idrica globale?
L’acqua è vitale per la salute del pianeta e per la salute e la stabilità della società. Ma è una risorsa finita: e sebbene possa sembrare abbondante sulla Terra, in realtà meno del 3% è acqua dolce e la maggior parte di questa è intrappolata nei ghiacciai, nelle calotte polari, nell'atmosfera e nel suolo. Solo circa lo 0,5% è considerato accessibile e, con l'aumento della domanda, il volume effettivo di acqua dolce a nostra disposizione rimane fermo o si riduce. Di fatto, a livello globale la quantità di acqua dolce rinnovabile disponibile pro capite è diminuita di oltre il 50% dal 1962 e si prevede che entro il 2030 la domanda supererà la disponibilità del 40%. L’impatto potrà essere significativo, soprattutto sulle popolazioni vulnerabili. Già più di 2 miliardi di persone vivono in paesi sottoposti a stress idrico e 3,6 miliardi non hanno un accesso adeguato all'acqua per almeno un mese l'anno. La sicurezza idrica è quindi una questione molto importante e la società deve collaborare per garantire la protezione e la condivisione delle nostre risorse idriche globali.
Cosa significa per te un futuro con sicurezza idrica?
Come detto, anche la piccola quantità di acqua dolce che abbiamo a disposizione è a rischio di inquinamento e sovrasfruttamento. Ogni goccia conta davvero. L'insicurezza idrica può avere effetti estremamente dannosi sull'ambiente, sulla biodiversità, sulle persone e sulla società in generale. Essendo cresciuta in Medio Oriente, conosco fin troppo bene la natura preziosa dell'acqua e quanto possa essere difficile avere accesso ad acqua pulita per le necessità quotidiane essenziali. Quindi, per me, un futuro di sicurezza idrica è un futuro in cui riconosciamo l'acqua come una preziosa risorsa condivisa e collaboriamo per gestire in modo responsabile e proteggere le nostre risorse idriche. È un futuro in cui le persone in tutto il mondo hanno un accesso giusto ed equo all'acqua per usi primari come acqua potabile e igiene, nonché per il benessere più in generale come l'attività fisica e il tempo libero.
Qual è la minaccia più grande per la sicurezza idrica?
Non esiste una minaccia specifica alla sicurezza idrica, piuttosto è una combinazione di fattori, tra cui la crescita demografica e lo sviluppo economico che determinano una crescente domanda di acqua dolce, i cambiamenti climatici che alterano il funzionamento dei nostri sistemi idrici e le cattive pratiche di gestione idrica, come lo spreco o l'inquinamento dell'acqua. Un'altra minaccia significativa è la mancanza di consapevolezza e di comprensione della sicurezza idrica come problema, motivo per cui BSI ha collaborato con la principale ONG per l'acqua Waterwise nella campagna "Thirst for Change". Riteniamo che la sicurezza idrica sia importante quanto il cambiamento climatico e che i due fattori abbiano un impatto reciproco. L'obiettivo della campagna è quello di portare l'urgente e tanto necessaria attenzione all'insicurezza idrica nell'ambito del dibattito generale sul clima, promuovendo comprensione e azione.
Cosa possono fare le organizzazioni per contribuire a realizzare un futuro di sicurezza idrica?
Molte cose! Innanzitutto, le organizzazioni dovrebbero riconoscere che la sicurezza idrica è un problema serio e adottare misure opportune nelle proprie attività. Possono farlo sviluppando un piano di gestione idrica in linea con la norma ISO14001, raccogliendo dati per monitorare e rendicontare la propria impronta idrica e stabilendo obiettivi e traguardi per ridurre l'utilizzo, gli sprechi e le perdite.
Le organizzazioni possono anche condividere le best practice e le lezioni apprese, in modo che si possa tutti diventare più consapevoli e informati nel risparmio idrico; accogliere l'innovazione e condividere le esperienze affinché altri possano fare lo stesso.
I manager possono promuovere una cultura del risparmio idrico internamente e lungo tutta la supply chain e usare la propria voce e influenza per promuovere la collaborazione, la comprensione e l'azione positiva lavorando con tutti gli stakeholder.
Sì, è un problema globale, ma credo che il cambiamento sia possibile.
Puoi fare qualche esempio di quanto sta facendo BSI per sostenere la sicurezza idrica?
Nonostante l’impatto idrico delle nostre attività operative sia relativamente ridotto, e l'acqua abbia una classificazione bassa nel nostro materiality assessment, prendiamo l'acqua molto seriamente e abbiamo dei piani nell'ambito della nostra strategia di eccellenza nella sostenibilità operativa per garantirne la migliore gestione possibile.
Il punto di partenza per noi è comprendere la situazione a livello globale, quali dati abbiamo, quali sfide dobbiamo affrontare e quali sono le opportunità di miglioramento, che si tratti di misure di efficienza o dell'uso di fonti idriche alternative come l'acqua piovana e le acque grigie.
Ad esempio, nei nostri uffici di Milton Keynes sono già in atto misure di riduzione del consumo di acqua e di rilevamento delle perdite, con pompe idriche in tutti gli edifici collegate a sensori luminosi. Quando un'area non è occupata, le pompe dell'acqua in quell'area vengono disattivate. Se l'acqua continua a scorrere, è segno di una perdita che può essere riparata prontamente.
Nei nostri laboratori, ogni impianto ha le sue caratteristiche e opportunità. Laddove le specifiche lo consentono, le piattaforme sono progettate per riutilizzare l'acqua, ad esempio per i test di spruzzatura dei caschi o per i test di pressione a caldo e a freddo delle tubazioni. Un test può durare mesi ma la stessa acqua viene raccolta e utilizzata in un ciclo chiuso.
Abbiamo elaborato una checklist per valutare se gli immobili che affittiamo possono aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi net zero. Riconoscendo che acqua ed emissioni sono interconnesse, la checklist include anche una valutazione dell'acqua per esaminare le misure di efficienza idrica già in atto e la nostra capacità, in qualità di utilizzatori, di introdurre le nostre misure in merito.
Nel 2023 abbiamo avviato una partnership con Waterwise, una delle principali ONG per l'acqua, per la nostra campagna 'Thirst for Change' che mira a sensibilizzare sulla sfida della sicurezza idrica globale. Nel 2024 la campagna esplora soluzioni globali per la sicurezza idrica. Continuate a seguirci per le nostre ultime ricerche!